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Bruno Cornacchiola: Segreto delle Tre Fontane. Terremoto globale, III Guerra Mondiale, stranieri invadono Italia

“Ho sognato che musulmani circondavano le chiese e chiudevano le porte e dai tetti gettavano benzina e davano fuoco, con dentro i fedeli in preghiera e tutto andava a fuoco”

Il Segreto delle Tre Fontane

Saverio Gaeta ha scritto un interessante libro intitolato "Il veggente. Il segreto delle tre fontane" (Salani editore, Milano, 2016). L&Autore ha potuto consultare i Diari che Bruno Cornacchiola aveva scritto dal 1947 al 2001, anno della sua morte, custoditi presso l’associazione dei fedeli da lui fondata, e ne svela i contenuti nel suddetto libro.

Il Segreto delle Tre Fontane

Il 12 aprile 1947 Cornacchiola presso la località delle Tre fontane in Roma, ove San Paolo subì il martirio, ebbe una apparizione della Madonna contenente alcune rivelazioni. Esse (circa una sessantina) son continuate per tutta la sua vita e Cornacchiola stesso le ha trascritte nei suoi Diari. In questo breve articolo riassumo quelle più attuali, che possono aiutarci a capire meglio il terribile periodo che stiamo attraversando. Sono soltanto rivelazioni private. Cornacchiola stesso le ha sottomesse al giudizio dell’Autorità ecclesiastica, che già con Pio XII iniziò ad approvarle.

Il Segreto delle Tre Fontane

Gli incontri con Pio XII

Innanzitutto occorre sapere che il primo quaderno dei suoi Diari, contenente il resoconto della prima apparizione della Madonna, Bruno Cornacchiola lo consegnò a papa Pio XII la notte del 22 luglio del 1947 alla presenza di don Sfoggia, di padre Riccardo Lombardi e di padre Felice Maria Cappello, i quali avevano potuto leggere il messaggio del 12 aprile dietro autorizzazione del Papa. A questo incontro privato ne seguì uno pubblico e ufficiale il 9 dicembre del 1949 (Saverio Gaeta, op. cit., p. 62) in cui il Papa incoraggiò Cornacchiola a fare delle conferenze sulle apparizioni da lui avute.

Inoltre il 5 ottobre del 1947 Pio XII benedisse la statua della Madonna riproducente la Vergine apparsa a Cornacchiola e nel 1956 papa Pacelli consentì il culto pubblico, affidando ai francescani minori conventuali la custodia della grotta e della cappella adiacente (op. cit., p. 106).

Il Segreto delle Tre Fontane

Il contenuto dei messaggi

Il contenuto della prima apparizione non era stato reso noto e si trova negli archivi del Sant’Uffizio, ma Cornacchiola ne aveva fatto una copia, depositata negli archivi della sua associazione, della quale il Gaeta (op. cit., p. 59) riporta i principali brani sinora inediti.

I Diari consultati da Salvatore Gaeta si trovano presso l’associazione “Schiere Arditi di Cristo Re Immortale" (SACRI) fondata da Cornacchiola. Gli “Arditi di Cristo" si occupano soprattutto di catechesi e non avevano letto i Diari di Cornacchiola, i quali contengono delle rivelazioni sorprendenti e inedite sino a che Saverio Gaeta le ha raccolte nel suo libro.

Il Segreto delle Tre Fontane

La prima (12 aprile 1947) si trova scritta a mano in un quaderno di una trentina di pagine. I punti più salienti sono i seguenti:

“I pastori del gregge non fanno il loro dovere. Troppo mondo è entrato nella loro anima per dare scandalo al gregge e sviarlo dalla via.

[…]. Prima che la Russia si converta e lasci la via dell’ateismo, si scatenerà una tremenda e grave persecuzione. Pregate, si può fermare.

[…]. Allontanatavi dalle false cose del mondo: vani spettacoli, stampe d’oscenità.

[…]. Satana è sciolto per un periodo di tempo e accenderà tra gli uomini il fuoco della protesta. Figli siate forti, resistete all’assalto infernale.

[…]. La Chiesa tutta subirà una tremenda prova, per pulire il carname che si è infiltrato tra i suoi ministri.

[…]. Sacerdoti e fedeli saranno messi in una svolta pericolosa nel mondo dei perduti, che si scaglierà con qualunque mezzo all’assalto: false ideologie e teologie.

[…]. Vi saranno giorni di dolori e di lutti. Dalla parte d’oriente un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo, e spezzerà le cose più sacre e sante.

[…]. Il mondo entrerà in un’altra guerra, più spietata delle precedenti; maggiormente sarà colpita la Rocca eterna (Roma). L’ira di satana non è più mantenuta; lo Spirito di Dio si ritira dalla terra, la Chiesa sarà lasciata vedova, sarà lasciata in balìa del mondo.

[…]. La colpita maggiormente sarà la Chiesa di Cristo per nettarla dalle sozzure che vi sono dentro.

[…]. I sacerdoti saranno calpestati e trucidati, ecco la croce rotta vicino alla talare dello spogliamento esteriore sacerdotale" (Saverio Gaeta, op. cit., pp. 80-88).

L’apparizione del 21 febbraio 1948 recita:

“Questo dico ai miei figli sacerdoti: voi state diventando del mondo, spogliandovi del sacro per dissacrare e abbandonare il sacerdozio.

[…]. Il mondo ha sete di verità, ma voi non gli date più l’acqua che disseta" (op. cit., pp. 89-91).

Apparizione del 15 agosto 1949:

“Perché non vi allontanate dal peccato? Il quale vi condurrà nel più atroce degli smarrimenti.

[…]. Ciò accadrà specie a coloro che in questi tempi colmi di peccato vi nascondono i miei richiami, nel tempo moderno colmo di falsità" (op. cit., pp. 91-93).

Apparizione del 15 agosto 1958:

“Vi sarà un fortissimo terremoto, che scuoterà tutto il globo terrestre. Non andate in giro, né mettetevi a dormire se siete in peccato mortale, ma confessatevi e pentitevi di averlo fatto, e non fatelo più.

[…]. Il sole si oscurerà, le stelle cadranno, ma non intendete ciò soltanto nella parte materiale del pensiero: c’è la parte interpretativa e spirituale e saranno i soli dei superbi e le stelle degli orgogliosi che cadranno.

[…]. Fuori della Chiesa cattolica, apostolica e romana non c’è la salvezza.

[…]. Amare tutti non significa tenere un atteggiamento sentimentalista.

[…]. Non spogliatevi dell’abito sacerdotale: l’abito richiama, è un segno celeste" (op. cit., p. 93-95).

Ve ne sono altre ancora. Particolarmente interessante è la visione avuta il 24 febbraio 1968:

“Satana regna oramai in tutti i posti più alti di comando

[…]. Satana entrerà nei posti guida della Chiesa.

[…]. Le tentazioni saranno terribili, il mondo vivrà in una confusione tale che gli eletti stessi sosteranno nel dubbio! Non c’è scampo

[…] tutti vivranno momenti terribili di guerra, distruzione e di caos politico, religioso e culturale. Quanti errori e quante eresie serpeggiano in ogni nazione, in ogni convento.

[…]. Quello che occorre è l’apostolato individuale non l’apostolato monopolizzato.

[…]. Bisogna che si lavori tra le anime nell’apostolato individuale: chi conosce e sa fare, senza alcuna previa autorizzazione, deve lavorare" (op. cit., p. 73).

Il 2 febbraio 1960 la Madonna dice:

“Sangue e lacrime, Gesù sangue, io vostra Madre lacrime; si è perduto il senso esatto della verità" (op. cit., p. 78).

Il 16 aprile del 1987:

“Tu devi offrirti vittima per la conversione e la santificazione dei sacerdoti e religiosi, che hanno abbandonato la via della dottrina e della morale perdendo la forza della salvezza e per colpa loro molte anime vanno all’inferno" (op. cit., p. 102).

Il 12 aprile del 1980 (trentatreesimo anniversario dell’apparizione) migliaia di fedeli accorsi alle Tre Fontane poterono assistere dalle 17.50 alle 18.20 al miracolo del sole che si mise a volteggiare come era avvenuto a Fatima il 13 ottobre 1917 (op. cit., p. 119).

Il 1° febbraio 1986 Cornacchiola riceve un altro messaggio severo:

“Preparatevi figli miei: la mano non posso trattenerla più! L’ira della giustizia è sopra di voi " (op. cit., p. 150).

A pagina 153 del suo libro Saverio Gaeta riporta una annotazione personale di Cornacchiola su un malinteso ecumenismo, che definisce “ecclesiasticamente scorretto":

“Non posso farmi l’idea che tutte le religioni portano alla redenzione. Tutte le religioni, dicono oggi, danno la salvezza. Ma allora perché Gesù è venuto, se già esistevano tante religioni? Gesù dice: ‘Chi crede in Me sarà salvo’; non chi crede alla sua religione. Se anche i protestanti si salvano, perché la Vergine mi è venuta a chiamare e mi ha detto di rientrare nell’Ovile santo, quando poteva lasciarmi benissimo dov’ero, fra gli avventisti?".

Il 9 gennaio 1986 Cornacchiola ha un’altra locuzione:

“Oggi gli uomini hanno messo tutte le religioni sullo stesso piano per cui tutte portano a Dio e tutti si salvano.

[…]. Allora si salvano anche coloro che non accettano Gesù?.

[…]. Contro la Chiesa satana non può far nulla perché è divina; ma contro le anime che vivono in essa può molto; anzi presenterà il male sotto la veste morale, religiosa, politica e sociale.

[…]. Chiamo tutti alla conversione, ma per giustizia devo lasciare la mano di mio Figlio: proprio perché si compia la giustizia " (op. cit., p. 165-166).

Impressionante è la visione avuta il 7 aprile 1966:

“Si vede la basilica di San Pietro che ha la faccia tutta rovinata, la guardiamo e piangiamo" (op. cit., p. 169). Il 1° agosto 1966: “Mi son trovato davanti alla chiesa detta della Scala Santa, nella piazza adiacente ove c’è l’obelisco. Vi era allestita come una sala con vescovi e cardinali. D’improvviso crolla sopra molti vescovi, cardinali e altri tutta la facciata della chiesa" (ivi).

Nel messaggio del 1° gennaio 1988 un particolare ammonimento è riservato ai sacerdoti:

“Voi state calpestando le mie pecore e le portate verso la perdizione. Perché non fate più conoscere la mia dottrina? Perché le mie pecorelle le portate dove sono erbe secche e cespugli mortali?

[…]. Io sono stato ucciso proprio perché la mia dottrina non era la loro (dei farisei) dottrina. Voi avete chiuso la vostra bocca e le orecchie del mio gregge. Avete chiusa la porta della mia Chiesa per non entrarvi voi e non farvi entrare il mio popolo" (op. cit., p. 171).

Nel 1982 la Madonna dà un ulteriore monito ai sacerdoti (che costerà a Cornacchiola tantissime grane):

“Essi miseramente girano sicuri senza segni sacerdotali esterni: non solo vivono nel dubbio della fede, ma attirano altri a lasciare la fede

[…] Si sono ubriacati del mondo e del falso modernismo" (op. cit., pp. 172-173).

Una delle visioni più toccanti è quella del 28 aprile 1986. Cornacchiola si trova in piazza San Pietro e la Madonna gli dice:

“Anche se chi dà un ordine ti sembra che sbagli, tu sei tenuto ad obbedire, a meno che quest’ordine tocchi la fede, la morale e la carità. Allora no!" (op. cit., p. 174).

Il 12 novembre 1986 la Madonna gli mostra una scena terrificante:

“Vedo molti sacerdoti con la loro talare e religiosi e religiose con il loro saio: tutti in fila e degli aguzzini che li spingono e trascinano uno alla volta su un palco di legno. Li facevano inginocchiare e chiedevano loro: ‘Getta l’abito’. Alla risposta ‘No!’ gli prendevano la testa e gliela mettevano su un ceppo e lì venivano decapitati dal boia che aveva una scure" (op. cit., p. 174-175).

Una delle visioni più attuali mi sembra quella del 18 luglio 1996:

“Specialmente tanti miei figli sacerdoti, e anche più in alto, facilmente cadono nella braccia di satana come foglie secche che cadono da un albero al soffio del vento" (op. cit., pp. 181-182).

Il 4 giugno 1964 la Madonna aveva dettato a Cornacchiola una richiesta per

“Salvare l’umanità dal diluvio di fuoco" (op. cit., p. 183).

Il 1° gennaio 1988 il veggente riceve una rivelazione che dischiude le porte del futuro:

“Avete degli esempi, Sodoma e Gomorra: non si pentirono, non fecero penitenza e conoscete quello che la giustizia ha fatto di loro.

[…]. Se non vi convertirete ferro e fuoco scenderà sopra di voi.

[…]. Quello che voi chiamate pace non è altro che inganno perché manca la conversione e tutto si sta preparando per una satanica guerra" (op. cit., p. 187).

Un’altra apparizione attualissima è quella del 14 agosto 1999:

«La Vergine mi fa vedere religiosi e religiose, sacerdoti, vescovi, cardinali e mi dice: “Sono sordi e stolti! Vedono i segni che sono un richiamo, ma non riflettono sopra questa realtà.

[…]. Negano Dio uno e trino e si fanno orgogliosamente essi stessi dio"» (op. cit., p. 195).

Il 13 marzo del 2000 la Madonna gli dice:

“La salvezza non è riunire tutte le religioni per farne un ammasso di eresie e di errori, ma convertitevi per l’unità di amore e di fede" (op. cit., p. 204).

La notte del 31 dicembre 1984:

“Mi sento trasportare nel centro di Roma e precisamente a piazza Venezia. Lì c’è una folla radunata che gridava: ‘Vendetta!’. Scorreva molto sangue in tutto il mondo, tutto il mondo imbrattato di sangue. Improvvisamente tutta quella gente si mette a gridare: ‘Tutti a San Pietro!’ e continuavano a gridare: ‘Vendetta!’. Sul piazzale all’interno del colonnato c’erano il papa, i cardinali, i vescovi e i sacerdoti. Tutti piangevano. Meraviglia: erano scalzi e la Madonna che grida. ‘Fate penitenza!’ " (op. cit., p. 207).

Il 21 luglio 1998:

“Ho sognato che musulmani circondavano le chiese e chiudevano le porte e dai tetti gettavano benzina e davano fuoco, con dentro i fedeli in preghiera e tutto andava a fuoco" (op. cit., p. 210).

Il Segreto delle Tre Fontane

All’alba del 10 febbraio 2000 un altro sogno angoscioso:

“Mi trovo a San Pietro […] una folla di barbari correva dentro la basilica uccidendo chiunque incontrava.

[…]. Tutti i sacerdoti presenti erano con l’abito talare, ai lati del sagrato i vescovi erano a sinistra i cardinali a destra e pregavano in ginocchio col viso a terra" (op. cit., p. 210).

11 marzo 1970

“Che brutta notte ho passato. Un sogno mi ha tenuto in apprensione tutta la notte. Il Papa circondato da cardinali e vescovi che gridavano verso di lui dicendogli parole rivoluzionarie.

[…]. Il Papa viene preso e scaraventato dentro un pozzo" (op. cit., p. 217).

Quella del 21 settembre 1988 è la più interessante:

“Quello che ho sognato non si avveri mai, è troppo doloroso e spero che il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta al posto di Dio. Quanto dolore ho provato nella notte, mi si paralizzavano le gambe e non potevo più muovermi, per quel dolore provato nel vedere la Chiesa ridotta ad un ammasso di rovine" (op. cit., p. 218).

Il 4 gennaio 1992:

“I cristiani si combattono perché non hanno più un capo che li guidi" (op. cit., p. 219).

Il 26 gennaio 1996:

“Questa notte ho visto la basilica di San Pietro andare a fuoco" (op. cit., p. 220).

Il 31 dicembre 1990 Maria gli confida:

“Falsi profeti, che cercano con tutti i mezzi di avvelenare le anime cambiando la dottrina di Gesù in dottrine sataniche; e toglieranno il Sacrificio della croce che si ripete sugli altari del mondo" (op. cit., p. 221).

Il 12 marzo 1983 la Madonna della Rivelazione dice a Cornacchiola:

“Il pericolo è alle porte, una guerra atomica, se non si fa come ho detto, è inevitabile.

[…]. Parlo a tutti, l’atomica è pronta, gli uomini senza coscienza minacciano di usarla e il pericolo è sempre più vicino di quanto non pensiate" (op. cit., p. 223).

Il 13 luglio 1998:

“Questa notte ho sofferto molto in sogno. C’era la guerra e gli stranieri invadevano l’Italia" (op. cit., p. 226).

Conclusione

Saverio Gaeta conclude:

“So bene che queste pagine potranno innescare contestazioni e polemiche, accuse di sensazionalismo e insinuazioni di ‘preconciliarismo’. Ma se le ispirazioni a Cornacchiola provenivano realmente dal Cielo, come personalmente ritengo, è certamente opportuno che vengano rese note al grande pubblico, sottraendole all’oscurità di qualche polveroso archivio della Santa Sede" (op. cit., p. 229).

Fonte: Don Curzio Nitoglia

Le apparizioni delle Tre Fontane

IL VEGGENTE

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Bruno Cornacchiola nacque a Roma il 9 maggio 1913. La sua famiglia, composta dai genitori e da cinque figli, era molto misera, materialmente e spiritualmente. Il padre, spesso ubriaco, poco si interessava ai figli e sperperava il denaro nell’osteria; la madre, dovendo pensare a sostenere la famiglia, era assillata dal lavoro e si curava poco dei figli.

A quattordici anni Bruno se ne andò di casa e visse -fino al tempo del servizio militare- come vagabondo, abbandonato a se stesso, sui marciapiedi e nelle più squallide aree della emarginazione di Roma.

Nel 1936, dopo il servizio militare, Bruno si sposò con Iolanda Lo Gatto. La prima figlia fu Isola, il secondo Carlo, il terzo Gianfranco; dopo la conversione ebbe un altro figlio.

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Partecipo giovanissimo, come volontario, alla guerra di Spagna, militando dalla parte dei marxisti. Li aveva conosciuto un protestante tedesco che gli aveva inculcato un odio feroce per il Papa e il cattolicesimo. Così, nel 1938, mentre si trovava a Toledo, comprò un pugnale e sulla lama incise: “A morte il Papa!". Nel 1939, terminata la guerra, Bruno ritornò a Roma e ottenne un lavoro di controllore nell'azienda tranviaria. Aderì al partito d'azione e ai battisti, e più tardi entrò a far parte degli "avventisti del settimo giorno". Tra gli avventisti, Bruno venne fatto direttore della gioventù missionaria avventista di Roma e del Lazio e si distinse per il suo impegno e fervore contro la Chiesa, la Vergine, il Papa.

Nonostante tutti i tentativi fatti da sua moglie per convertirlo (per accontentarla accettò di fare i nove venerdì del Sacro Cuore), per molti anni fece di tutto per allontanare Iolanda dal cattolicesimo, arrivando al punto di incendiare tutte le immagini dei santi e perfino il crocifisso della sua sposa. Infine Iolanda, per amore del marito, fu costretta a ritirarsi dalla Chiesa.

Il 12 aprile 1947 fu protagonista delle apparizioni delle Tre Fontane. Da allora il veggente trascorse tutta la sua vita a difendere l'Eucarestia, l'Immacolata e il Papa. Più tardi fondò un'opera catechistica, la SACRI (Schiere Arditi di Cristo Re Immortale). Tenne innumerevoli conferenze dal Canada sino all'Australia, narrando la storia della sua conversione. Questo suo impegno gli diede modo di incontrare diversi papi: Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II.

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Bruno Cornacchiola morì il 22 giugno 2001, Festa del Sacro Cuore di Gesù.

IL LUOGO DELLE APPARIZIONI

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Secondo un'antica tradizione che rimanda ai primi secoli del cristianesimo, confermata da documenti storici di grande valore, il martirio dell'apostolo Paolo, avvenuto nel 67 dopo Cristo per ordine dell'imperatore Nerone, sarebbe stato consumato nel luogo allora denominato Aquae Salviae, precisamente dove oggi sorge l'abbazia delle Tre Fontane.

La decapitazione dell’Apostolo, sempre secondo la tradizione, avvenne sotto un pino, presso un cippo marmoreo, che ora si può vedere in un angolo della chiesa stessa. Si dice che la testa dell'Apostolo, mozzata con un deciso colpo di spada, sia rimbalzata per terra tre volte e che a ogni balzo sarebbe scaturita una sorgente di acqua.

Possiamo supporre che la Madonna abbia scelto quella località proprio in riferimento a san Paolo, non solo per la sua conversione ma anche per il suo amore alla Chiesa e alla sua opera di evangelizzazione. Ciò the accadde all'Apostolo sulla via per Damasco ha parecchi punti di contatto con ciò che si verifico in questa apparizione della Vergine a Bruno Cornacchiola. Gesù disse a Saulo: “Io sono colui che tu perseguiti!".

Alle Tre Fontane la Madonna dirà al veggente, rivestendolo della sua luce affettuosa: “Tu mi perseguiti, ora basta!".

E lo invitò ad entrare nella vera Chiesa che la celeste Regina definisce “ovile santo, corte celeste in terra".

LE APPARIZIONI E I MESSAGGI

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E sabato in Albis quel 12 aprile 1947. Verso le 2 del pomeriggio, papà Bruno parte con i suoi tre bambini: Isola, di undici anni, Carlo di sette e Gianfranco di quattro. Li conduce alla periferia di Roma, sulla Laurentina, non lontano dal convento dei trappisti delle Tre Fontane.

Mentre i tre bambini giocano, Bruno prepara un testo col quale intende dimostrare che Maria non è Vergine, che l'Immacolata Concezione e una fantasia al pari dell'Assunzione in Cielo. Mentre Cornacchiola consulta la Bibbia per trovare i passi adatti a sostenere le sue affermazioni, i bambini lo interrompono dicendogli di aver perso la palla.

Lasciamo ora alle parole di Bruno la descrizione particolareggiata dei fatti:

"Raccomando a Gianfranco, il più piccolo, di non muoversi e gli do per passatempo un giornaletto. Poi con gli altri mi metto a frugare ogni cespuglio. Per assicurarmi che il più piccino non si allontani rischiando di cadere in qualche buca, lo chiamo di quando in quando. Ma, a un certo punto, non mi risponde più. Allora mi precipito a vedere. E scopro il bambino a sinistra dell'ingresso di una grotta, in ginocchio e con le mani giunte. Parlava con qualcuno che non vedevo, ma che pareva stare davanti a lui: “Bella signora, bella signora!".

Chiamo mia figlia Isola, che aveva un mazzetto di fiori in mano, e Carlo. Ci avviciniamo tutti e tre a Gianfranco. «Vedete qualcosa?», faccio io. “Niente", rispondono i ragazzi. Ma ecco the Isola piega le ginocchia, congiunge le mani ed esclama, rivolta verso un punto della grotta: “o Bella signora!".

Penso a uno scherzo dei ragazzi, penso anche che la grotta sia stregata. Dico allora a Carlo che mi sta vicino: “E tu non ti inginocchi?". “Ma va'!", mi fa lui. Pero non finisce la frase e cade a terra in ginocchio con le mani in preghiera, guarda là dove sono rivolti gli sguardi dei fratelli. Mi impaurisco, cerco di scuotere gli inginocchiati, ma sembrano di pietra. Li guardo meglio: sono diventati bianchissimi, quasi trasparenti. Le loro pupille sono dilatate. “O Signore, salvaci tu!", mi viene spontaneo di mormorare.

Ho appena finito l'invocazione che mi sembra di sentire due mani che da dietro mi spingono e quindi mi tolgono un velario dagli occhi. In quell'istante la grotta scompare dinanzi a me, mi sento leggero leggero, quasi sciolto dalla carne e avvolto da una luce eterna, in mezzo alla quale vedo la figura di una donna paradisiaca, che descrivere non mi è possibile. Posso dire solo the il viso, di tipo orientate e di colorito olivastro, era bello, di una bellezza dignitosa. La donna aveva i capelli neri riuniti sul capo, visibili quanto poteva permetterlo il manto che dalla testa le scendeva fino ai piedi. II manto era del colore dell'erba dei prati a primavera. La veste invece era candida, stretta in vita da una fascia rosea le cui bande giungevano fino alle ginocchia. I piedi nudi poggiavano sopra un blocco di tufo. Sara stata alta circa un metro e 65 centimetri. La “bella signora" aveva un libricino grigio nella mano destra [...].

Poi la “bella signora" parlo con voce dolcissima e disse:

“Sono colei che sono nella Trinità divina. Sono la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti, ora basta! Rientra nell'Ovile Santo, Corte Celeste in terra. Il giuramento di Dio è e rimane immutabile: i nove venerdì del Sacro Cuore che tu facesti, amorevolmente spinto dalla tua fedele sposa, prima di entrare nella via della menzogna, ti hanno salvato! ".

Bruno è pervaso da un'intensissima felicità, mentre la grotta -abitualmente molto maleodorante- si riempie di un dolcissimo profumo.

Poi la Madonna muove il braccio sinistro e punta l'indice verso il basso, indicando qualcosa ai suoi piedi. Bruno segue con l'occhio il gesto e vede per terra un drappo nero, una veste talare da prete e sopra di essa una croce spezzata in più punti.

Questo e il segno che la Chiesa soffrirà, sarà perseguitata, spezzata; questo e il segno che i miei figli si spoglieranno... Tu, sii forte nella fede!... “.

La celeste visione non nasconde al veggente che to attendono giorni di persecuzione e di prove dolorose, ma che Lei lo avrebbe difeso con la sua materna protezione. Poi Bruno viene invitato a pregare motto e a far pregare:

“Si preghi assai e si reciti il Rosario quotidiano per la conversione dei peccatori, degli increduli e per l'unità dei cristiani...".

E gli rivela il valore delle Ave Maria ripetute nel Rosario:

“Le Ave Maria del Rosario the voi dite con fede e con amore sono tante frecce d'oro che raggiungono il Cuore di Gesù...".

Gli fa una bellissima promessa:

“Con questa terra di peccato opererò potenti miracoli per la conversione degli increduli...",

“Io convertirò i più ostinati con prodigi che opererò con questa terra di peccato...".

La Madonna inoltre rivela a Bruno:

“Il mio corpo non marci, ne poteva marcire. Mio Figlio e gli angeli mi vennero a prendere al momento del mio trapasso...".

Con queste parole Maria si presentava anche come Assunta in Cielo in anima e corpo. Mentre a Lourdes (1858) l'apparizione della Madonna confermò il dogma dell'Immacolata Concezione promulgato l'8 dicembre 1854 da Pio IX, alla Grotta delle Tre Fontane, net 1947, la Madonna anticipa il Dogma dell'Assunzione in Cielo di Maria promulgato da Pio XII il 1° novembre 1950. La Madonna, alla Grotta delle Tre Fontane, raccomando con chiarezza e precisione di vivere la Divina Dottrina, di vivere il cristianesimo, cioè di vivere la religione.

Ma occorreva dare al veggente la certezza che quella esperienza che stava vivendo, e che tanto avrebbe inciso nella sua vita, non era una allucinazione o un inganno di Satana. Per questo gli dice:

“Desidero darti una sicura prova della divina realtà the stai vivendo perché tu possa escludere ogni altra motivazione del tuo incontro, compresa quella del nemico infernale, come molti ti vorranno far credere. E questo è il segno: dovrai andare per le chiese e per le vie. Per le chiese, al primo sacerdote the incontrerai e per le strade, ad ogni sacerdote the incontrerai, tu dirai: ‘Padre, devo parlarle!’. Se costui ti risponderà: ‘Ave Maria, figliolo, cosa vuoi’, pregalo di fermarsi, perché e quello da me scelto. A lui manifesterai ciò the il cuore ti dirà e ubbidiscilo; ti indicherà infatti un altro sacerdote con queste parole: ‘Quello fa per il caso tuo’".

Continuando, la Madonna lo esorta a essere “prudente, che la scienza rinnegherà Dio",quindi gli detta un messaggio segreto da consegnare personalmente alla “Santità del Padre, supremo pastore della cristianità", accompagnato pero da un altro sacerdote che gli dirà: “Bruno, io mi sento legato a te".

“Poi la Madonna", riferisce il veggente, “mi parla di ciò the sta avvenendo nel mondo, di quello the succederà nell'avvenire, come va la Chiesa, come va la fede e che gli uomini non crederanno più... Tante cose the si stanno avverando adesso... Ma molte cose si dovranno avverare...". E la celeste Signora lo conforta:

“Alcuni a cui tu narrerai questa visione non ti crederanno, ma non lasciarti deprimere".

Al termine dell'incontro, la Madonna fa un inchino e dice a Bruno:

“Sono colei the sono nella Trinità divina. Sono la Vergine della Rivelazione. Ecco, prima di andare via io ti dico queste parole: la Rivelazione e la Parola di Dio, questa Rivelazione parla di me. Ecco perché ho dato questo titolo: Vergine della Rivelazione".

Poi fa alcuni passi, si gira ed entra dentro la parete della grotta. Termina allora quella grande luce e si vede la Vergine che si allontana lentamente. La direzione presa, andando via, e verso la basilica di San Pietro.

Ripresosi dall'avvenimento mistico, il padre con i suoi tre figli prendono in silenzio la via del ritorno. Prima di rientrare a casa fanno una sosta nella chiesa di Tre Fontane dove Bruno impara da Isola, sua figlia, l'Ave Maria the non ricordava più. Quando inizia a recitare la preghiera si sente muovere da una commozione e da un pentimento profondo; piange e prega per molto tempo. All'uscita dalla chiesa, compra del cioccolato per i suoi figli e dice loro calorosamente di non raccontare a nessuno quella storia. I ragazzi però, giunti a casa, non possono trattenersi dal narrare alla madre la vicenda. La moglie di Bruno riconosce subito il cambiamento del marito e sente il meraviglioso odore the emanava dal marito e dai bambini. Iolanda perdona Bruno per tutto quello che le aveva fatto subire negli anni precedenti.

Nei giorni successivi Cornacchiola va alla ricerca di un sacerdote e ne interpella parecchi; nessuno pero gli risponde con le parole indicate dalla Vergine. Finalmente, su consiglio di sua moglie, decide di rivolgersi al parroco; siccome pero questi lo conosce come un acerrimo nemico della Chiesa, non osa andare subito da lui, ma interpella prima un altro prete the officia nella stessa chiesa: questi gli risponde esattamente con le parole che Bruno attendeva e lo indirizza al parroco stesso come alla persona più adatta. Bruno e sua moglie si confessano e si comunicano e rientrano a far parte della comunità parrocchiale, dalla quale da tempo erano usciti.

Seguono altre apparizioni. Il 6 maggio, Cornacchiola torna alla grotta per ringraziare la Madonna di quanto gli è stato concesso, e di nuovo la Madre di Dio gli appare, sorridente e materna: non parla, ma gli fa capire quanto sia grande la sua gioia per la sua conversione.

Uno dei sacerdoti della chiesa di Ognissanti, don Mario Sfoggia, manifesta a Bruno il desiderio di visitare anche lui la grotta. Il 23 maggio si recano assieme alla grotta; i due si inginocchiano vicino al sasso dove la Madonna aveva appoggiato i piedi e cominciano la recita del Rosario. Bruno risponde regolarmente alle preghiere, ma poi improvvisamente smette di parlare. Allora don Mario vuole vedere meglio cosa accade ma mentre sta per farlo, viene investito come da una scarica elettrica che lo blocca, rendendolo incapace di ogni minimo movimento. Sente Bruno che mormora: “Quant'e bella!... Quant'e bella!... Ma è grigio, non è nero...». “Don Mario, è rivenuta!" gli dice Bruno. Gli racconta che durante la visione la Madonna aveva posto le sue mani sul capo a tutti e due e poi se n'era andata, lasciando un profumo intenso. II sacerdote abbraccia Bruno e gli dice: «Bruno, mi sento legato a te!». A queste parole il veggente ha come un sussulto e pieno di gioia riabbraccia don Mario. Quelle parole pronunciate dal sacerdote erano il segno che la Madonna gli aveva dato per indicargli che sarebbe stato colui che lo avrebbe accompagnato dal Papa per consegnargli il messaggio.

Bruno era solito andare alla Grotta e vi s'intratteneva in preghiera. Sapeva che quello era stato luogo di peccato, ma si augurava che dopo l'apparizione non lo sarebbe stato più. Invece, da certi segni trovati dentro la Grotta, apprese che quello era ancora luogo di peccato. Amareggiato, scrisse sopra un foglio un accorato appello; fu la stessa Madonna a dettarglielo:

“Non profanate questa grotta col peccato impuro! Chi fu creatura infelice nel mondo del peccato, rovesci le sue pene ai piedi della Vergine della Rivelazione, confessi i suoi peccati e beva a questa fonte di misericordia. È Maria la dolce Madre di tutti i peccatori. Ecco, che cosa ha fatto per me peccatore: militante nelle file di Satana, nella setta protestante avventista, ero nemico della Chiesa e della Vergine. Qui il 12 aprile 1947 con i miei bambini, e apparsa la Vergine della Rivelazione, dicendomi di rientrare nella Chiesa Cattolica Apostolica Romana, con i segni e le rivelazioni che lei stessa mi ha manifestato. L'infinita misericordia di Dio ha vinto questo nemico, che ora ai suoi piedi implora perdono e pietà. Amate Maria! E la dolce Madre nostra. Amate la Chiesa con i suoi figli! Ella e il manto, che ci copre nell'inferno che si scatena nel mondo. Pregate molto ed allontanate i vizi della carne! Pregate!".

LA POSIZIONE DELLA CHIESA E I SEGNI DI AUTENTICITÀ

La Chiesa, pur non avendo ancora riconosciuto ufficialmente il caso, l'ha sempre manifestamente sostenuto. Soprattutto nei primi tempi non mancarono scetticismi e difficoltà, però la Chiesa non pose mai ostacoli e Bruno Cornacchiola veniva spesso invitato a parlare della sua esperienza in varie città italiane, perfino nelle roccaforti dei suoi ex compagni.

Un aiuto concreto giunse certamente dal suo incontro con il papa Pio XII, il 9 dicembre 1949, in chiusura della celebrazione della cosiddetta “Crociata della bontà" in piazza San Pietro. In quell'occasione Bruno confessò al Santo Padre che, dieci anni prima, al ritorno dalla guerra civile spagnola, era stata sua intenzione ucciderlo.

Il Segreto delle Tre Fontane

Col tempo, la competente Autorità Ecclesiastica non solo permise il culto alla Vergine della Rivelazione, ma affidò la cura della Grotta ai Padri Francescani Conventuali. In seguito lo stesso Vicariato di Roma inizio i lavori di sistemazione generale di quel luogo, che ormai è definito “Il sacro boschetto della Grotta Miracolosa". Con questi lavori il movimento mariano alla Grotta ne ha avvantaggiato assai. Ormai la rustica collina è trasformata in un vero e proprio Santuario. Anche l'Osservatore Romano, organo ufficiale della Santa Sede, elencando in un suo articolo i più celebri Santuari Mariani, non tralasciò di menzionare quello delle Tre Fontane.

Il Segreto delle Tre Fontane

Nel luogo delle apparizioni sono state segnalate numerose prodigiose conversioni, con ritorno alla vita sacramentale, e guarigioni, come attestano anche i tanti ex voto che tutti possono vedere alle spalle della grotta.

Il Segreto delle Tre Fontane

La terra della Grotta ormai è molto apprezzata e richiesta. Si sono ottenute tante guarigioni, anche miracolose, al contatto con essa. Le richieste di qualche pizzico di questa terra benedetta pervengono da ogni parte del mondo. E stato pubblicato un volume, dal titolo “La Grotta delle Tre Fontane", ove sono esposte le guarigioni più rilevanti all'esame della critica scientifica, con uno studio medico rigoroso dei singoli casi. Ne è autore il Dottore Alberto Alliney (già membro del "Bureau medical des constatations" di Lourdes); la prefazione è del Professore Nicola Pende. All'inizio del volume l'autore dice:

"Molti mi chiedono, oralmente o per lettera, se alla Grotta delle Tre Fontane con quella terra avvengono realmente delle guarigioni prodigiose. Dopo quattro anni di serene osservazioni e di rigorosi controlli, posso affermare che sono avvenute molte guarigioni prodigiose, guarigioni che hanno stupito tutti i medici, guarigioni che superano in potenza le conoscenze note alla scienza".

Il 12 aprile 1980, esattamente trentatré anni dopo la prima apparizione, più di tremila persone che si erano radunate vicino alla grotta furono testimoni di un prodigio solare. Molti hanno attestato di aver assistito al fenomeno soprannaturale, descrivendone minuziosamente i particolari. L'avvenimento era già atteso perché Maria SS. l'aveva annunciato precedentemente al veggente. Il fenomeno si ripete anche negli anni successivi in coincidenza con gli anniversari delle apparizioni.

LE APPARIZIONI PREANNUNCIATE 10 ANNI PRIMA A UNA MISTICA

Il Segreto delle Tre Fontane

La Madonna nel 1937 aveva informato la serva di Dio Luigina Sinapi delle future apparizioni alle Tre Fontane. La donna entrò all'interno della caverna e vi scorse la Vergine piangente con gli occhi bassi; stupita si guardò intorno e, in un angolo, trovò i resti di un feto, quasi certamente abortito e gettato in quel luogo oscuro, lontano da occhi indiscreti. Luigina, dopo aver dato sepoltura a quelle povere ossa, si accorse che la Madonna la guardava teneramente per il gesto di carità e di amore compiuto; in seguito la Vergine disse:

"lo ritornerò in questo luogo per convertire un uomo, the oggi lotta acerbamente contro la Chiesa di Cristo e vuole assassinare il Santo Padre (..). Va adesso a San Pietro, la troverai una religiosa the ti farà conoscere suo fratello, che è un cardinale. A lui devi portare il messaggio. Da questo luogo insedierò a Roma il trono della mia glorificazione. Dovrai dire al cardinale the presto sarà il nuovo Papa".

La Sinapi andò alla ricerca della donna, descritta dalla Vergine anche nell'aspetto fisico, e la trovò a San Pietro, trattandosi della sorella del cardinale Eugenio Pacelli. La mistica parlò con il cardinale, the allora ascoltò con un certo distacco le parole di quella donna semplice, ma animata da una fede profondissima; dieci anni dopo, pero, Eugenio Pacelli salì al soglio pontificio con il nome di Pio XII!

Forse anche in ragione della profezia mariana, il nuovo Papa ebbe nei confronti delle apparizioni delle Tre Fontane un atteggiamento di particolare disponibilità, dimostrandosi sempre più convinto della loro autenticità. Ma tra le parole, che la veggente romana aveva udito dalla Madonna, c'era anche l'annuncio della straordinaria conversione di un anticattolico e della sua totale partecipazione all'esperienza mistica proposta da Maria, un fatto che avrebbe consolidato il culto della Vergine delle Tre Fontane.

Spunti, notizie e immagini utili per la realizzazione di questa pagina sono stati tratti principalmente da:

- "La bella signora delle tre fontane. Storia della Vergine della rivelazione" di Angelo M. Tentori, Paoline Editoriale Libri;
- "Le apparizioni della Vergine Maria" di Paola Giovetti, Edizioni San Paolo;
- "Dizionario cronologico delle apparizioni della Madonna", Gottfried Hierzenberger e Otto Nedomansky, Edizioni Piemme;
- "Le apparizioni della Madonna" di Massimo Centini, De Vecchi Editore;
- "Vergine della Rivelazione" di don Giuseppe Tomaselli;
- "Fede e Cultura", anno VII, n. 40 - giugno 2007;
- i siti Web: Sito ufficiale del Santuario della Vergine della Rivelazione;Associazione catechistica SACRI; La Vergine della Rivelazione apparsa alle Tre Fontane.